venerdì 22 agosto 2014
18 Agosto
2014
ABBRACCIO
Poco tempo fa è
venuta al servizio sociale una ragazza, Lizzeth, con sua mamma la quale mi ha
detto che la figlia aspetta un bambino e che per il momento aveva smesso di
andare a scuola anche perché i compagni di classe la prendono in giro. La
ragazzina di 16 anni ha lasciato parlare la madre senza dire una parola, solo
quando le ho fatto alcune domande lei ha risposto.
La mamma ha detto
che è andata varie volte alla casa del ragazzo per conoscerlo e sapere che
intenzioni riguardo al bimbo che deve nascere
però non lo ha incontrato, sembra che non voglia farsi trovare.
Questa situazione
non lascia tranquilla la mamma la quale è preoccupata per Lizzeth che ancor
giovane si troverà con un figlio e senza marito, non ha potuto fare a meno di
trattenere le lacrime chiedendo se aveva sbagliato qualcosa con sua figlia, ha
sempre cercato di dialogare con lei insegnandole i valori principali. La
signora, piangendo, ha detto che è la seconda figlia che rimane incinta così
giovane.
Lizzeth vedendo la
madre cosi sofferente ha fatto una faccina triste triste e pure lei aveva le
lacrime agli occhi.
Di fronte a questa circostanza
quasi mi metto a piangere anch’io! Ma certo non potevo farlo davanti a loro. Ho
cercato di consolare madre e figlia dicendo loro che adesso la cosa più
importante è voler bene al bimbo o bimba che nascerà, non fargli mancare niente
soprattutto dargli tanto amore e mi sono fatta promettere da Lizzeth che
continuerà a studiare fino a diplomarsi.
Poi ho abbracciato
e la mamma dicendole che deve ringraziare il Signore che la figlia non ha
deciso di ricorrere all’aborto, cosa molto frequente – purtroppo – qui a
Montero, quindi ho abbracciato forte forte Lizzeth che ha contraccambiato il
mio abbraccio materno.
La sera stessa nel
Facebook Lizzeth mi ha scritto: “Madre, la ringrazio per le parole che mi ha
detto oggi e per l’abbraccio che mi ha dato, ne avevo bisogno, mi ha fatto
tanto bene. Le prometto che crescerò il mio bambino con tanto affetto, non gli
farò mancare niente e ce la metterò tutta per continuare gli studi. Grazie per
il suo aiuto!”.
Dopo queste parole
della ragazza nel silenzio ho potuto piangere anch’io, però il mio pianto era
di commozione e di gioia per le meraviglie che Dio compie ogni giorno e mi sono
resa conto di quanto bene può fare un semplice abbraccio dato e contraccambiato con affetto sincero.
Annalisa
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